Lá vai:
Non si puo' sfuggire alla realta'.E la realta' ci parla di crisi finanziaria,di crisi economica e di crisi sociale. Crisi finanziaria perche' i "mercati", manovrati dai grandi istituti finanziari privati (sopratutto americani) speculano sui nostri titoli italiani bruciando i risparmi di milioni di persone.Crisi economica perche' le aziende non hanno accesso al credito ,pagano il prezzo della mancanza di sostegno alla ricerca e all'innovazione e sono poco competitive a livello internazionale.Crisi sociale perche' le condizioni di vita di ampi strati della popolazione (sopratutto al sud)sta peggiorando a vista d'occhio. Ma la crisi non e' solamente italiana.E' tutto l'occidente che e' in fibrillazione.E la causa di cio' e' la mancanza di capacita' o di volonta' dei governi di fare una precisa scelta politica.E questa scelta e' se far pagare la crisi agli strati popolari come sta succedendo,oppure se chiedere che chi si e' arricchito in tutti questi an ni paghi la sua parte. Non si tratta di essere pro o contro il capitalismo.Si tratta di disinnescare la mina della speculazione e di fare una politica che valorizzi il lavoro (che e' e rimane l'unica fonte per produrre ricchezza). In Italia questo cosa significa?Significa innanzitutto eliminare gli ostacoli a una "normale" dialettica politica.E Berlusconi, lo capiscono ormai tutti,e' uno di questi ostacoli.E significa anche che bisogna con grande rapidita' trovare il modo (lotta all'evasione,patrimoniale,riduzione dei costi della politica,aumento delle tasse per i ricchi)per diminuire il debito pubblico.Ma questo e' per l'oggi ,anzi per ieri!. Per il domani il nostro prossimo governo (ma questo vale anche tutti gli altri a incominciare dagli usa) devono innovare nel campo della gestione della democrazia.L'opinione dei cittadini deve poter contare di piu' e non solo in occasione delle elezioni.Il nostro nuovo governo in questo senso dovra' essere un governo "costituente" che ,partendo dalla soluzione positiva della crisi,costruisca un nuovo patto sociale basato su d criteri di giustizia sociale ,di unita' nazionale,di sviluppo sostenibile e di distensione nelle relazioni internazionali.
2 comentários:
Muita realidade e pouco crédito.
"Viva a europa doas americanos".
A situação européia está grave.E ninguém vai por a mão no bolso sem garantias fortes de que receberá o empréstimo.Creio que um novo contrato social na Itália ,no momento, é utopia.Meio doido americano quebrado dando cartas na Itália.Também não dá pra ter uma visão simplista das relações econômicas nessa complexa teia de interesses diversos.O fato é que algo deve ser feito e, rápido.Mas ninguém se dispôs a dar o primeiro passo .Muitos aprenderam a duras penas que quem tem dó do coitado, fica no lugar dele.
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